Il Trio Americano: Washington-Chicago-NewYork

Da 22 Agosto 2015 USA

Prefazione : è stato difficile fare la selezione delle foto per questo articolo. Ce ne sono molte. Perchè abbiamo riscoperto New York. Perchè mettavamo piede per la prima volta a Washington e Chicago.

Ecco un articolo molto urbano, molto cittadino. Sono le ultime tappe negli Usa, senza van. Tiriamo fuori i fazzoletti.

Perchè Chicago ? Perché ne abbiamo sentito parlare spesso. E sempre cose positive. Ci chiediamo ogni volta: ti piacerebbe abitare qui, o la? E siamo d’accordo per Chicago. Una piccola New York, sulle rive del lago Michigan, che da un po’ d’aria e ossigeno alla città. Il lago è talmente vasto, che sembra di trovarsi in riva al mare. Grattacieli, ce ne sono di sicuro, ma molto velocemente arriviamo in varie stradine, le stesse che abbiamo tanto adorato a Savannah. E la città è rinfrescata dai venti. E Fab si sente subito meglio! Windy City!

Perché Washington ? Risposta facile : è la capitale ! Non potevamo mancarla. Non rappresenta veramente il paese che abbiamo appena attraversato. Carica dei simboli del potere e dell’unità degli Stati Uniti: la Casa Bianca, la statua di Lincoln, l’obelisco di Washington. Molte persone in giacca e cravatta e molti turisti. Giovani dirigenti dinamici e famigliole in vacanze si incrociano. Una tappa corta, ma che andava fatta.

Perché New York ? Come mi ripeto sempre, a New York si può ritornare 5 volte, e ogni volta la si ama. E’ abbastanza vasta, con vari quartieri. Il “rischio” è quello di rivedere le stesse cose. Volevamo provare a “vivere” New York.

Ok, siamo ritornati a Times Square direttamente la prima sera (per ritrovare la « nostra » New York del 2010), abbiamo mangiato al « nostro » Corner Bistro e abbiamo fotografato Chelsea Market et il ponte di Brooklyn. Dopo 5 anni, non ci sono molti cambiamenti. Ma siamo anche partiti alla scoperta di Brooklyn, della Highline, di East Village e della sua libreria Strand.

L’unico « museo » di questa tappa e che volevamo veramente vedere è quello dell’11 Settembre. Mi aspettavo delle immagini commoventi e sconvolgenti. E lo sono. Ma quello che ci è parso più interessante,è come sono stati trattati questi momenti di caos. Il museo, situato a qualche metro del Memorial, è strutturato intorno alla famosa giornata, con il suo prima ed il dopo, ed è illustrato con foto, oggetti e parti della struttura. Nel 2001 ero al liceo. E anche Fab. Alla fine, è già molto lontano. Ma comunque molto presente qui. Molti americani parlano dicendo : «Prima del 11/09..» oppure «dopo l’11/09».

Per cambiare rapidamente d’argomento e come citato poco fa, abbiamo scoperto East Village. Parrucchiere giapponese per me, barbiere russo per Fab. Siamo di nuovo belli freschi!

E Fab vi vuole invitare tutti a una cena americana quando rientriamo. Vi vanno bene dei cupcakes? Dopo un corso di cucina, adesso sa preparavi (e prepararmi) 3 basi (vaniglia, cioccolato, banana) e 3 glassature (lampone, cioccolato o vaniglia). Ho provato, e mi piacerebbe ripetere l’esperienza!

Per quanto mi riguarda, (e adesso mi rivolgo alle mia amiche ballerine) ho fatto un corso di danza all’American Alvin Alley Dance Theatre. La scuola di uno dei “maestri”. Veramente stupendo per me:

  • Incrociare nei corridoi i ballerini americani
  • Guardare attraverso le porte gli latri corsi
  • Ballare e guardare i taxi gialli che circola in strada(!!!)
  • Ripartire con una maglietta Alvin Ailey.

Mentre usciamo, una fila si crea. E scopriamo che tra 10 minuti inizia lo spettacolo di danza deli studenti professionisti della scuola. Convinco Fab ed entriamo per assistere allo spettacolo. E alla fine, anche lui vi dirà che gli è piaciuto. Un misto di jazz, contemporaneo, hip hop…è stato un buon mix. A l’American Alvin Ailey Dance Theater.

Post-scriptum : il prossimo articolo sarà scritto in Canada. Che si preannuncia spumeggiante…

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