Ciao belle e belli.
Dopo la nostra lunga permanenza nel Manitoba eravamo un po’ indecisi. Volevo vedere un bel po’ di neve. Quella neve che ricopre le scarpe e le ciglia. Fab mi diceva: in Quebec, a Novembre, non troveremo la neve. E se ritorniamo nello Yukon? (attimo di silenzio). Eravamo pronti a ripartire vero l’ovest.
Abbiamo quindi contattato decine di ospiti in Yukon, Quebec, Nuova Scozia e Terranova. Abbiamo ricevuto qualche risposta, ma nessun “colpo di fulmine”. E possiamo dire che durante il nostro viaggio abbiamo imparato almeno una cosa, cioè: «quando non sei convinto, non farlo». Oppure «se hai davanti un gelato al pistacchio e uno al caffé, ma preferisci la vaniglia, continua a cercare la vaniglia».
Che vuol dire più o meno la stessa cosa. Ma la seconda frase é un po’ più poetica.
Un’altra massima che non bisogna mai dimenticare : «controlla sempre le mail spam, non si sa mai». Bingo, una piccola mail era tranquillamente arrivata tra i nostri spam.
Una mail di Elke, una tedesca che vive a Terranova. Una risposta tra tante che ci sembrava differente. Non avremo molta neve, ma un B&B sulla scogliera (!).
Eccoci quindi nella parte Est de Canada, nella piccola cittadina di Pouch Cove, 2000 abitanti. Dicono sia la città dell’America del Nord che vede per prima il sole alla mattina. Dopo Pouch Cove, c’è l’Irlanda!
Un piccolo porto dove solamente i veri marinai possono entrare, vista la pendenza della rampa.
Una posta ed un negozietto. Ed una libreria. Di fronte al nostro oceano Atlantico. Che ci ha offerto, per due settimane, delle onde gigantesche ed un moto ondoso costante.
Il nostro B&B si trova su un sentiero molto conosciuto a Terranova, l’East Costal Trail, che costeggia l’oceano per 265 km. Elke accoglie gli escursionisti che si fermano durante questo Trail. In questo periodo dell’anno i clienti sono rari. Quindi ci occupiamo quasi esclusivamente della casa e del giardino (aggiustare delle aiuole, piantare degli alberi e dar da mangiare agli animali). E non dimentichiamoci della cucina. E, grande novità per noi, abbiamo un collega wwoofer di Tokyo: Yuya.
Dopo 2 settimane sotto lo stesso tetto, ce la caviamo con la lingua giapponese (no, scherziamo. Sappiamo più o meno una decina di parole. E ho provato a copiare il mio nome…ci ho messo 15 minuti).
- Buon Appetito/Itadakimasu : Abbiamo condiviso la cucina con Yuya ed è stato un piacere mescolare nella stessa giornata degli spaghetti al ragù e un okonomiyaki.
- Camminate/Torekkingu : come potete immaginare, abbiamo percorso un po’ l’East Costal Trail. Eccezionale.
- Cane/Inu : una delle attività principali era quella di portare a spasso il cane Nina. Volevo trovare un terranova da Elke. Nina è un labrador. E, per dirla tutta, non abbiamo visto nessun terranova durante il nostro soggiorno. Una fregatura!
- Té/Ocha : durante le tempeste, meglio evitare le uscite e camminate. Il mare gelido che bagna Pouch Cove rende il clima veramente rigido ! Abbiamo quindi assaggiato i vari té della casa.
- Buongiorno-Arrivederci-Grazie/Kon’nichiwa-Sayōnara-Arigatō : Le basi della comunicazione. E a Pouch Cove abbiamo veramente capito che l’aiuto reciproco e il calore umano sono i pilastri di questa piccola comunità. Il nostro ospite Elke organizza ogni venerdì sera un « happy hour ». I vicini e qualche musicista sono invitati. Un minestrone, vino e formaggio (con Fab, non aspettavamo altro). Happy hour! Ed Elke partecipa anche ad un gruppo di lettura (fun!).
Abbiamo anche partecipato al festival della lingua francese di St John’s, durante il quale abbiamo visto un film di una regista del Quebec, presente durante il film.
La comunità francofona a Terranova non è molto grande, ma abbiamo incontrato delle persone francofone veramente geniali : francesi, canadesi e anche rumeni ! Un B&B sulla scogliera, ma di sicuro non isolato dal mondo.
Pouch Cove si trova a 30 minuti da St John’s, la città principale di Terranova. Delle piccolo casette colorate…ed un vento impressionante !
Post-scriptum : un bel po’ in ritardo…Happy Birthday a 2 veri surfisti! Julien e Yannick! Indovinate dove abbiamo fatto questa foto. Se trovate, vi portiamo un po’ di sciroppo d’acero.
Post-scriptum bis: Come in Francia, l’11 Novembre in Canada è dedicato al ricordo dei soldati morti durante la prima guerra mondiale. Tutta la comunità di Pouch Cove si riunisce nel centro città.
Tutti gli abitanti indossano un piccolo papavero e alla fine della cerimonia ognuno mette questo papavero sul memoriale. Una cerimonia solenne, ma non triste. Si capisce solamente che gli abitanti sono tutti uniti.
E poi, 2 giorni dopo, c’è stato il 13 Novembre in Francia. Volevo scrivere un articolo a parte solo per questo. Ma poi ho cambiato idea. Qualche linea sarà sufficiente. Questa sensazione di « essere uniti », ognuno con il proprio vicino, la propria città, i propri colleghi, la propria famiglia, l’abbiamo vissuto a distanza. Ma abbiamo trovato tra i Canadesi un po’ di conforto. Tutti ci hanno rivolto un piccolo pensiero. Non eravamo in una grande città per partecipare ad un raduno, ma in una piccola comunità.
Thanks Canadians !
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