Seward – Chapter II: Ancora una notte?

Da 7 Giugno 2015 USA

Un capitolo 2, perché Seward secondo noi ne vale proprio la pena. E soprattutto vale la pena rimanerci un po’ più del previsto.
Sono riuscita a negoziare con Fab («signore» del tempo durante questo viaggio) 1 notte in più, e poi una seconda, ed infine una terza!
Ecco le mie argomentazioni, snocciolate con molta abilità :
Motivazione n°1: La sera, intorno alle 5, si può assistere al ritorno dei pescatori in porto. Ippoglossi neri in abbondanza (halibut in inglese…e devo dire che abbiam dovuto cercare la traduzione per sapere cosa fosse), e perfino un bel polpo oggi !

Motivazione n°2: Durante la colazione si possono osservare le lontre (che sembrano nuotare con uno stile abbastanza strano apposta per noi).

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Motivazione n°3: solamente a qualche km da Seward c’è un ghiacciaio, accessibile a piedi.

Motivazione n°4 : Abbiamo incontrato nuovi «amici» intorno ad un falò …Becky, Dave, Stan et Susy ci hanno raccontato un’infinità di cose sui dintorni ed in generale sugli Stati Uniti. E tutto questo mentre la suola delle mie New Balance iniziava a fondere sulle fiamme (probabilmente sarò obbligata a comprarne un paio nuovo !)

Ma soprattutto, è il senso che volevamo dare a questa avventura: smetterla di correre un po’ ovunque e piuttosto prendere il tempo necessario per scoprire. Vabbé, dopo 5 notti a Seward e avendo finito tutte le argomentazioni, siamo partiti verso Homer, un altro piccolo porto, dove abbiamo assaggiato qualche vino dell’Alaska.

Post- Scriptum: una delle nostre frasi preferite durante queste prime settimane è “ogni giorno succede qualche cosa di speciale Alaska”. La prova: quache foto di un aquila (Bold eagle) notata sul bordo della strada.

nid d aigle

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