New Orleans, l’epicurea.
New Orleans, la caotica.
New Orleans, la mistica.
Epicurea di sicuro lo è. Una giornata tipo a New Orleans ? Un susseguirsi di note musicali e molteplici sapori.
Durante le camminate nel quartiere francese, si odono ritornelli, strofe, assoli di trombe e chitarre. Ci si ferma, si ascolta per un attimo, si entra nel ritmo, e si riparte. Per fermarsi 10 metri più in là, con l’orecchio sempre ben attento alla nuova melodia. Se si vuole essere sicuri di passare una bella serata, bisogna andare su Frenchmen street. Davanti alla Cattedrale si può assistere a qualsiasi ora della giornata a concerti improvvisati da vari piccoli gruppi.
L’altra caratteristica molto seducente di New Orleans ? I suoi brunch, pranzi, cene… (e anche gli spuntini!)
La cucina cajun, deliziosa, piccante e varia, seduce e rende dipendenti ! Il gumbo, il jambalaya, il crawfish à l’étouffée, i po-boys sono dei classici. La base di questa cucina : spezie, riso e gamberi.
Ed il dolce da provare (senza esagerare!) è il bread pudding. Un dolce alla cannella, caramello…da mangiare in compagnia, viste le dimensioni!
Immaginatevi Fab davant al menu. Esitazione, esitazione… Dentro di me penso “Dai, non stai scegliendo un vestito da sposa!”.
Sul foglio Excel del viaggio posso leggere: “2/3 uscite al ristorante alla settimana”. In Lousiana, è impossibile. Cosa preferisci: cucina cajun, o pasta e ragù sul fornelletto da campeggio?
Una giornata tipica: un brunch a mezzogiorno al “Café Beignet ” (Bourbon street), con il suo piccolo giardino rilassante, è il modo migliore di iniziare la giornata. Atmosfera musicale e 3 beignets per 3,99 dollari.
Si prosegue con una camminata nel quartire francese. Molte strade hanno una ovvia consonanza francese. Chartres Street, Toulouse Street, St Louis Street, Orléans avenue. Ci passiamo e ci ritorniamo. Ci si perde nei negozi d’antiquariato e nelle gallerie d’arte.
Il Mississipi è a due passi (massimo massimo 3). Andiamoci allora! Prima di finire la serata a Frenchmen Street.
Piccola nota personale: ho adorato fermarmi davanti a ogni casa di questo quartire. Ho 33245 foto di balconi e porte. Tra l’altro, grazie per il moi obiettivo Sigma 17-70. Ci amiamo sempre di più noi 2!
Caotica! Senza dubbio. Si potrebbe definire « città con molto carattere ». Città artistica. Ci piace. Sempre in movimento. Abbiamo ritrovato un qualche cosa di New York (solo l’atmosfera, visto che nel quartiere francese non c’è l’ombra di grattacieli, grandi strade o taxi gialli).
Una precisione : ci hanno consigliato (il papà di AC prima di partire e gli autoctoni una volta arrivati a New Orleans) di non avventurarsi di notte fuori dal quartiere francese. E di evitare qualche linea dell’autobus di notte.
Mistica ! Atmosfera « bambola voodoo » e amuleti di ogni tipo. Non è difficile incrociare delle veggenti, pronte a leggere il futuro nelle linee della mano o nelle carte. Non abbiamo sperimentato (quello che deve capitare, capiterà. Non abbiamo troppa voglia di conoscere il nostro futuro– Keep cool :)).
Altra attività: i « ghost tours »… se volete scoprire tutto sui fantasmi di New Orleans. Non abbiamo provato neanche questo. Casper, non esiste!
Tra due camminate in città, abbiamo fatto un’escursione al Parco Nazionale Jean Lafitte. Se siete aracnofobici, meglio non andarci. Vale proprio la pena di passarci qualche ora. Ma ripeto, aracnofobici, meglio non andarci. O altrimenti, non guardate sopra le vostre teste quando camminate!
Dopo questo soggiorno nell’ « America Francese », non ci dispiace d’aver guidato molto all’inizio del viaggio, sotto i 90° Fahrenheit.
Post-Scriptum : Nota per le ragazze : 7 mesi con 7 T-shirt, 3 pantaloni corti e 2 jeans…potrei annoiarmi un po’. Ma chi ha detto che non si puo’ essere eleganti durante il viaggio? La roulotte con le paillette è perfetta!
Post Scriptum bis : un altro compleanno! Auguri!
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