Wwoofing Chapter II : Le pepite dello Yukon!

Da 8 Ottobre 2015 Canada, Road Trip USA Canada, Wwoofing

Prefazione : ecco il primo articolo scritto al 100% da me, Fab. Speriamo di riuscire a tenervi qui sul blog anche se non ho il livello di scrittura di AC.

Quando siamo arrivati nella nostra nuova fattoria per la seconda esperienza di wwoofing, ho mandato un SMS ai miei genitori : «Ciao, siamo appena arrivati nella nuova fattoria dopo 6 ore di autostop. Non abbiamo elettricità e acqua corrente. Ed il wi-fi solamente per qualche minuto ogni giorno, ma è proprio bello qui.»

Risposta immediata : « Ma siete matti ! »

Penso che non siamo matti. Anzi, al contrario. E per non perdervi durante la mia spiegazione, risponderò a varie domande (la mia mente, un po’ più cartesiane di quella di AC, riappare).

Dove siamo ?
Prima di tutto bisogna rispondere a questa domanda, perché il « dove » ha un ruolo molto importante per questa esperienza.
Siamo in una fattoria, sulla rive del fiume Klondike, qualche km a sud di Dawson City, nello Yukon (al confine con l’Alaska). Probabilmente questo nome non vi dice nulla, ma se siete degli appassionati della Disney, il nome Klondike dovrebbe farvi venire in mente il posto dove Paperon de Paperoni ha guadagnato il suo primo dollaro. Perché qui, alla fine del XIX secolo, ci fu la corsa all’oro.

Dawson City era una città con 40 000 abitanti, con un Casino’, bar, negozi…e dei chilogrammi d’oro attraversavano la città. Oggi, solo un po’ più di 1000 persone vivono qui, il Casino’ è tuttora aperto, con uno show di CanCan durante l’estate ed un Talent Show molto divertente e « particolare »…e i chili d’oro continuano ad attraversare la città (le mine d’oro sono ancora attive). Dawson, per fortuna, è rimasta bloccata nello stile dell’epoca, con le strade in terra battuta e gli edifici multicolore. Ci piace!!
Siamo quindi nella parte nord-ovest del Canada. E se diciamo « nord del Canada » parliamo per forza anche delle temperature molto basse per vari mesi (-40°C o -50°C), luce per 24 ore durante l’estate e penombra costante durante l’inverno.

E per rendere tutto questo ancora più strano, si può arrivare nella nostra fattoria solo con una canoa, necessaria per attraversare un fiume. Cioè, per essere più precisi, la canoa non è necessaria tra Novembre e Aprile, visto che il fiume gela e si può attraversare a piedi.

In questo ambiente ci siamo sistemati per due settimane in una piccola capanna. Senza acqua, senza elettricità o riscaldamento. Ma con molte coperte.

Chi ci ospita ?
John e Sarah ci accolgono sul loro terreno, con simpatia e dinamismo!
John, uomo piuttosto tranquillo, ma molto simpatico e appassionato, si occupa quasi al 100% della fattoria. Coltiva le verdure necessarie per la coppia, dei pini per rivenderli a vari giardinieri e comuni, della frutta per le marmellate. E, dulcis in fundo , lavora con varie università per sviluppare nuove varietà di…mele! Nella fattoria ne troviamo più di 60 tipi diversi..e ogni sera, per il dolce, abbiamo diritto alla « cerimonia della mela » : ogni nuovo tipo viene portato in tavola, esaminato, delicatamente tagliato e assaggiato da tutti. Lo validiamo o no e l’università decide se mettere un brevetto su questa nuova mela. Impressionante! In Italia ed in Francia si assaggia il vino. Qui, le mele. L’abbiamo anche accompagnato al mercato di Dawson…John era atteso da tutti ! In qualche minuto il suo stock era finito!

Sarah, un’inglese molto dinamica e chiacchierona, lavora per i Parchi Nazionali Canadesi. Il suo lavoro : dipingere e mantenere la maggior parte dei campeggi nel “backcountry”. Parte spesso per diversi giorni di lavoro e quindi abbiamo trascorso poco tempo con lei. Purtroppo.

E non dimentichiamoci dei 6 cani! Che mantengono il rumore nella casa ad un livello praticamente costante.

Quando ?
Siamo qui all’inizio dell’autunno, un periodo piuttosto impegnativo. Le temperature molto basse e la neve stanno per arrivare: bisogna quindi preparare la fattoria per i prossimi mesi, cioè aiutare John e Sarah nella costruzione del loro “stock” di cibo per l’inverno.
Dobbiamo quindi raccogliere la verdura e cucinarla (la nostra prima esperienza di wwoofing a Vancouver Island ci aiuta molto) : ormai siamo degli esperti di zuppe e cottura rapida di broccoli, cavoli e fagiolini. Aiutiamo John a preparare il terreno per l’inverno e nei compiti quotidiani: portare i cani a fare delle camminate, preparare la cena (crepes e risotto nel menù…non si cambia una squadra vincente. AC ha trovato stavolta una padella perfetta, che ha usato anche per un crumble di…mele – visto che il forno è rotto). Ho anche tagliato un po’ di legna qualche volta. Un po’ il mio sogno canadese …

Come si vive qui?
Con queste temperature, queste distanze, questo isolamento, ogni attività può diventare più “complicata”. Per raggiungere Dawson, potevamo prendere un aereo. Ma il prezzo del biglietto ci ha spinto ad eliminare questa soluzione.
Nessun autonoleggio sul posto e un autobus solo 2 volte a settimana … con prezzi vicini a quelli dell’aereo.
La scelta migliore quindi: l’autostop! Dopo tre ore di attesa, siamo stati fortunati e abbiamo trovato una coppia madre-figlia originaria del Quebec, ma in Yukon da vari anni, che hanno accettato di fare 6 ore di viaggio con noi. Geniale! (non sappiamo cosa ci ha aiutato nella ricerca: forse le nostre danze sul bordo della strada…o magari la scatola della pizza “casa di mama” usata per il nostro cartello?)

L’assenza di acqua corrente ci ha costretto a cambiare un po’ le nostre abitudini: una piccola pompa manuale per riempire il nostro secchio d’acqua; docce meno frequenti (!) e molto corte, con acqua calda/tiepida, riscaldata sulla stufa a legna (installata in un ex sauna nella nostra casetta)… e non vi parlo del bagno senza acqua corrente, visto che cerco di seguire la linea editoriale di AC (solo carinerie e cose belle su questo blog ). Ma potete immaginare un po’ (e se volete i dettagli, potete contattarmi con un messaggio privato…AC non saprà nulla).

La fattoria non è collegato alla rete elettrica. Se c’è il sole, un pannello solare può caricare le batterie e fornire l’elettricità. In caso contrario, è necessario utilizzare un generatore. In tutti i casi, il consumo d’energia è ridotto al minimo. Wi-Fi (via satellite) incluso. Quindi abbandoniamo Breaking Bad e l’asciugacapelli, e occupiamoci con uno Scrabble multi-lingua (Indovinate chi ha vinto 2 partite su 3). Le parole “Karate” “Zona” e “Noix” mi hanno aiutato.

Molte “costrizioni”, in particolare all’inizio, ma ci si abitua in fretta (soprattutto per due settimane). Ma la cosa più importante per me è rendermi conto veramente di quello che consumiamo senza neanche accorgercene nella nostra “vita normale”.
Sicuramente non vorrei vivere in questo modo per una vita intera, ma vorrei poter ritornare in Francia un po’ più attento a queste cose.

Perché lo Yukon ? E perché ci è piaciuto cosi’ tanto?
Quando abbiamo programmato il nostro viaggio, qualche mese fa sul nostro divano (sempre lo stesso divano IKEA), ho voluto aggiungere una tappa nello Yukon. Avevo visto alcune immagini e letto un po’: avremmo potuto trovare una natura incontaminata (o addirittura estrema), animali selvatici, un’atmosfera insolita e molta bella gente.
Alla fine, abbiamo trovato una natura bellissima, un impressionante fauna selvatica, un’atmosfera unica…e persone davvero accoglienti.
Il Kluane National Park, nella parte ovest dello Yukon, è semplicemente eccezionale! Due giorni ci hanno dato solo un assaggio di quello che può nascondere.

Non abbiamo visto orsi durante queste due settimane, ma di sicuro sanno come farsi notare. Un grizzly si aggira intorno alla fattoria: abbiamo visto varie impronte, e una parte del tetto di una serra (dove sono custodite le mele) completamente strappato! La prima notte Sarah ci ha consigliato di cantare quando è buio per avvertire della nostra presenza . Rientravamo quindi nella nostra casetta dopo cena cantando “Lasciatemi cantare” di Toto Cutugno. Credo l’abbiamo veramente spaventato!
Dei castori hanno costruito la loro residenza proprio di fronte alla nostra casetta.

Infine, le persone a Whitehorse e Dawson ci hanno davvero accolto benissimo.
E riguardo all’atmosfera di Dawson…che dire! Le mie prime sensazioni sono: poche persone, un aeroporto deserto, negozi di un’altra epoca.

E non posso dimenticarmi di dire che AC ha imparato ad accendere un fuoco!

E’ solamente una lista molto breve di tutto quello che abbiamo vissuto qui, ma sufficiente per farci dire che lo Yukon è veramente eccezionale!!

Post-scriptum : una bella macchina americana per festeggiare un piccolo collezionista di 3 anni. Buon compleanno Mathis!

Post-scriptum di AC : io voto per un altro articolo scritto da Fab !

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2 Commenti

  • Reply Shella 8 Ottobre 2015 at 11:18

    Grandissimo Fabio, sembra di respirare un po’ di quell’aria!

    • Reply Keep Cool & Travel 9 Ottobre 2015 at 01:39

      Grazie Shella!
      Veramente una bella scoperta per noi lo Yukon. ed in inverno dev’essere ancora piu impressionante.

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