Dopo il sud de sud, risaliamo verso Christchurch (l’ultima tappa del nostro viaggio), passando attraverso Dunedin e la penisola d’Otago.
La temperatura risale un po’, ma il vento è ancora onnipresente.
Non abbiamo molte foto di Dunedin. In effetti, pensavamo ancora molto ai Catlins, ed il passaggio “natura selvaggia –> città studentesca completamente vuota visto che è il periodo delle vancaze” è stato un po’ difficile!
D’altro canto, la penisola d’Otago ci ha conquistato! Dopo una mini-escursione sulle dune di sabbia, siamo arrivati sulla spiaggia di Sand Bay: una spiaggia deserta…popolata da leoni marini!

In seguito, ci siamo rimessi in strada. E abbiamo assaporato la nostra ultima notte in Van.

Il giorno dopo: direzione Christchurch. Troppo straziante per noi, visto che dobbiamo ridare il Van 🙁
Ma nel frattempo ci chiediamo: chi saranno i prossimi “inquilini”?
Sono le 13:45 e abbiamo appuntamento alle 14:00 per restituire le chiavi. Fino all’ultimo! Ma per fortuna, Fab ha il senso della puntualità.

Dopo 3 settimane di guida ritroviamo lo statuto di pedoni, non il più comodo in Nuova Zelanda, terra di grandi spazi.
Per questo, barattiamo il nostro van con due bici e partiamo alla scoperta di Christchurch.
La città è stata gravemente distrutta da un terremoto nel 2011. Il centro non esiste più.
Tutto è quindi ricostruito all’interno di container…ed il risultato è piuttosto originale!

Gli abitanti sono attaccati alla loro città. La loro voglia di ricostruire è palpabile.
Un francese che abita qui da un anno ci ha spiegato che Christchurch è una della città più dinamiche della Nuova Zelanda: c’è praticamente tutto da ricostruire.
Architetti rinomati stanno valutando diverse proposte per ricostruire i monumenti principali della città.

Ci siamo proprio divertiti in questa città, ed è stato un vero contrasto rispetto a quello che abbiamo visto nelle settimane precedenti. Una transizione verso il nostro ritorno in Francia.